Riferimenti normativi
Già dagli anni ’70 l’applicazione di una valutazione ambientale ai piani e programmi di carattere territoriale è stata riconosciuta quale strumento essenziale per il sostegno delle azioni rivolte allo sviluppo sostenibile.
L’approvazione della Direttiva 01/42/CE in materia di “valutazione degli effetti di determinati piani e programmi sull’ambiente” ha intensificato le occasioni di dibattito sulla Valutazione Ambientale Strategica (VAS) in sede europea e nazionale, centrando l’attenzione sulla necessità di introdurre un cambiamento radicale di prospettiva nelle modalità di elaborazione degli strumenti di pianificazione territoriale ed assumendo la sostenibilità ambientale quale obiettivo determinante nella pianificazione e programmazione.
La Direttiva comunitaria sulla VAS ha esteso dunque anche ai piani territoriali l'ambito di applicazione della valutazione ambientale già prevista per i progetti di opere ed infrastrutture (VIA), nella consapevolezza che i cambiamenti ambientali sono causati non solo dalla realizzazione di nuovi progetti, ma anche dalla messa in atto delle decisioni strategiche di natura programmatica e che, anzi, proprio queste creano i presupposti perchè determinati progetti di opere o infrastrutture possano essere proposti.
In ragione della sua applicazione alla sfera delle decisioni strategiche, perchè la VAS possa essere efficace deve intervenire fin dalle prime fasi di formazione del piano o programma - a differenza della VIA che viene applicata ad un progetto ormai configurato - con l’intento che le problematiche ambientali siano considerate sin dalle prime fasi di discussione ed elaborazione dei nuovi strumenti di programmazione territoriale.
Secondo le indicazioni comunitarie, la VAS va intesa come un processo interattivo da condurre congiuntamente all’elaborazione del piano per individuarne preliminarmente limiti, opportunità, alternative e precisare i criteri e le opzioni possibili di trasformazione, assumendo in tal senso il ruolo di strumento di supporto alle decisioni e non (come il retaggio culturale della VIA ancora spesso lascia fraintendere) una valutazione o giudizio del piano a posteriori.
A livello nazionale, la normativa di settore è costituita dal D.Lgs. 3 Aprile 2006 n. 152 (Testo Unico sull’Ambiente), successivamente modificato dal D.Lgs. 16 Gennaio 2008 n. 4.
Nella disciplina della Regione Lombardia la Valutazione Ambientale Strategica è stata introdotta per la prima volta con la L.R. 11 marzo 2005 n. 12, Legge per il Governo del Territorio, la quale all’articolo 4, comma 1, prevede che:
« Al fine di promuovere lo sviluppo sostenibile ed assicurare un elevato livello di protezione dell’ambiente, la Regione e gli enti locali, nell’ambito dei procedimenti di elaborazione ed approvazione dei piani e programmi di cui alla direttiva 2001/42/CEE del Parlamento europeo e del Consiglio del 27 giugno 2001 concernente la valutazione degli effetti di determinati piani e programmi sull’ambiente e successivi atti attuativi, provvedono alla valutazione ambientale degli effetti derivanti dall’attuazione dei predetti piani e programmi. »
Gli “Indirizzi generali per la valutazione ambientale di piani e programmi” approvati dal Consiglio Regionale (Deliberazione n. VIII/351 del 13 Marzo 2007) ai sensi dell'articolo 4, comma 1, della L.R. 12/2005 hanno precisato che (punto 4.2)
«È effettuata una valutazione ambientale per tutti i Piani/Programmi:
1. elaborati per i settori agricolo, forestale, della pesca, energetico, industriale, dei trasporti, della gestione dei rifiuti e delle acque, delle telecomunicazioni, turistico, della pianificazione territoriale o della destinazione dei suoli, e che definiscono il quadro di riferimento per l'autorizzazione dei progetti elencati negli allegati I e II della direttiva 85/337/CEE;
2. per i quali, in considerazione dei possibili effetti sui siti, si ritiene necessaria una valutazione ai sensi degli articoli 6 e 7 della direttiva 92/43/CEE.»
Ad ulteriore specificazione della disciplina, con la DGR n. VIII/6420 del 27 Dicembre 2007 la Regione Lombardia ha definito i modelli metodologici, procedurali ed organizzativi per la valutazione ambientale delle diverse tipologie di atti programmatici; gli stessi modelli sono stati successivamente modificati ed integrati con le DGR n. VIII/10971 del 30 Dicembre 2009 e DGR n. IX/961 del 10 Novembre 2010, in adeguamento alle norme nazionali nel frattempo entrate in vigore.
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